Foto: da fonti aperte
Gli esperti hanno spiegato quale è più sicuro da friggere e quale conserva maggiori benefici per l’organismo
Oggi sugli scaffali dei negozi si trovano decine di tipi di olio vegetale: olio di girasole, olio d’oliva, olio di lino, olio di mais e altri. E gli acquirenti sono spesso interessati alla domanda: quale di questi è più utile – raffinato o non raffinato? Gli esperti di sicurezza alimentare spiegano qual è la differenza e come scegliere l’olio vegetale giusto per l’uso quotidiano.
Che differenza c’è tra olio vegetale raffinato e non raffinato
L’olio vegetale non raffinato è un olio vergine che ha subito una lavorazione minima. Conserva il suo sapore naturale, il suo colore e il massimo dei nutrienti, tra cui le vitamine A, E, K e gli antiossidanti.
L’olio vegetale raffinato, invece, viene sottoposto a raffinazione per rimuovere impurità, proteine, fosfati e odori. Per questo motivo, ha una durata di conservazione più lunga e non fuma durante la frittura.
Qual è l’olio vegetale migliore per friggere
Sotto l’influenza delle alte temperature, l’olio vegetale non raffinato perde le sue caratteristiche utili e può addirittura rilasciare composti nocivi. Per questo motivo, gli esperti consigliano di scegliere un olio raffinato per friggere:
- può sopportare un riscaldamento fino a 230°C;
- non fa fumo e non è amaro;
- non altera il sapore dei cibi.
Ideale per friggere carne, verdure, derouns e stir-fries.
Quale olio vegetale è adatto per le insalate
Quando si tratta di condire insalate, salse o piatti freddi, è meglio scegliere un olio vegetale non raffinato. Contiene la maggior parte degli acidi grassi polinsaturi omega-3 e omega-6, che:
- favoriscono la salute del cuore e dei vasi sanguigni;
- migliorare la salute di pelle e capelli;
- normalizzare i livelli di colesterolo.
L’olio di oliva, di semi di lino o di zucca non raffinato sono considerati i più utili: è sufficiente usarne 1-2 cucchiai al giorno.
Qual è la conclusione finale degli esperti
Entrambi i tipi di olio vegetale sono necessari nella dieta, ma vengono utilizzati in modo diverso:
- per friggere – raffinato, non rilascia tossine durante il riscaldamento;
- per i condimenti – non raffinato, perché conserva vitamine e antiossidanti.
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